In un messaggio ai partecipanti alla EU Youth Conference, Conferenza dei giovani dell'UE, che si apre oggi a Praga, Francesco li esorta ad essere generativi nelle idee e nell’amore, a scrutare nell’altro le sue ricchezze, a guardare alla Verità. Nel cuore del Papa anche la “guerra assurda” che si combatte in Ucraina. "Come al solito, pochi potenti -scrive - decidono e mandano migliaia di giovani a combattere e morire. In casi come questo è legittimo ribellarsi!"
- - di Benedetta Capelli -
E’ pieno di
fiducia e speranza il messaggio che Papa Francesco rivolge ai tanti giovani
riuniti da oggi fino al 13 luglio a Praga per la EU Youth Conference,
l’iniziativa promossa dalla presidenza ceca dell'Unione Europea che intende
mettere in contatto i ragazzi con chi è chiamato a decidere e promuovere allo
stesso tempo un impegno comune per un'Europa sostenibile e inclusiva.
L’invito del
Papa è chiaro: trasformare il “vecchio continente” in un “nuovo continente”. Un
passaggio non semplice ma i ragazzi, scrive Francesco, hanno “buone carte da
giocare”.
Siete
giovani attenti, meno ideologizzati, abituati a studiare in altri Paesi
europei, aperti a esperienze di volontariato, sensibili ai temi dell’ambiente.
Per questo sento che c’è speranza.
Fate sentire
la vostra voce
Capaci di
dare un volto nuovo all’Europa ma anche capaci di guardare oltre. Il Papa si
sofferma sull’etimologia ancora poco chiara della parola “Europa” e rilancia
l’espressione suggestiva di “eurús op”, cioè “occhio grande”, “ampio sguardo”.
Guardando al Patto Educativo Globale, iniziativa lanciata nel 2019, per
un’alleanza tra educatori e nuove generazioni, Francesco invita a far sentire
la propria voce.
Se non vi
ascoltano, gridate ancora più forte, fate rumore, avete tutto il diritto di
dire la vostra su ciò che riguarda il vostro futuro. Vi incoraggio ad essere
intraprendenti, creativi e critici.
L’altro, una
ricchezza
Da qui il
Papa disegna un cammino che ha come prima tappa quella di “aprirsi
all’accoglienza”, all’inclusione perché l’altro è sempre una ricchezza.
Fa bene
avere “occhi grandi” per aprirsi agli altri. Nessuna discriminazione contro
nessuno, per nessuna ragione. Essere solidali con tutti, non solo con chi mi
assomiglia, o mostra un’immagine di successo, ma con coloro che soffrono,
qualunque sia la nazionalità e la condizione sociale.
La vostra
ambizione, sottolinea Francesco, non sia di “entrare negli ambienti formativi
d’élite” ma in esperienze che educhino alla crescita della persona, al bene
comune. “Saranno – scrive - queste esperienze solidali che cambieranno il
mondo, non quelle esclusive (ed escludenti) delle scuole d’élite. Eccellenza
sì, ma per tutti, non solo per qualcuno”. Poi l’invito a leggere la Fratelli
tutti, per crescere “in fraternità”, e il
Concreti
nella difesa della Casa comune
L’altra
proposta del Papa riguarda la cura per la casa comune ma in tal senso elogia la
concretezza dei giovani, “per questo – scrive - dico che questa volta può
essere la volta buona”. Francesco ricorda la necessità di “ridurre il consumo
non solo di carburanti fossili ma anche di tante cose superflue” e “in certe
aree del mondo, è opportuno consumare meno carne”. Invita pertanto a leggere la
Laudato si’ per impegnarsi a favore di un’ecologia integrale.
Non
lasciatevi sedurre dalle sirene che propongono una vita di lusso riservata a
una piccola fetta del mondo: possiate avere “occhi grandi” per vedere tutto il
resto dell’umanità, che non si riduce alla piccola Europa; aspirare a una vita
dignitosa e sobria, senza il lusso e lo spreco, perché tutti possano abitare il
mondo con dignità.
Ucraina, la
guerra assurda
Parlando di
Europa, il Papa fa riferimento all’Ucraina dove “si combatte una guerra
assurda”, rilancia il concetto di fraternità sottolineando che l’Europa unita è
sorta da un forte anelito di pace. “Se il mondo fosse governato dai giovani, –
si legge nel messaggio - non ci sarebbero tante guerre: coloro che hanno tutta
la vita davanti non la vogliono spezzare e buttare via ma la vogliono vivere in
pienezza”.
Ora dobbiamo impegnarci tutti a mettere fine a
questo scempio della guerra, dove, come al solito, pochi potenti decidono e
mandano migliaia di giovani a combattere e morire. In casi come questo è
legittimo ribellarsi!
Porta poi
gli esempi di due giovani “dagli occhi grandi”: Franz Jägerstätter, che
Benedetto XVI ha proclamato beato, era un giovane contadino austriaco che, a
motivo della sua fede cattolica, fece obiezione di coscienza di fronte
all’ingiunzione di giurare fedeltà a Hitler e di andare in guerra. Morì per
questo. Stessa sorte toccata a Dietrich Bonhoeffer, giovane teologo luterano
tedesco, antinazista.
Cercare la
Verità
Infine,
Francesco ricorda che “dopo la conoscenza di sé stessi, degli altri e del
creato, finalmente la conoscenza del principio e del fine di tutto”, esorta a
ricercare il senso della vita, guardando in alta, all’origine e alla fine,
“perché non si vive se non si cerca la Verità”. Da qui l’invito a camminare
“con i piedi ben piantati sulla terra, ma con sguardo ampio, aperto
all’orizzonte, al cielo”, grazie anche alla lettura della Christus vivit e dopo
averli invitati alla prossima Gmg di Lisbona.
E voglio
concludere con un augurio: che siate giovani generativi, capaci di generare nuove
idee, nuove visioni del mondo, dell'economia, della politica, della convivenza
sociale; ma non solo nuove idee, soprattutto nuove strade, da percorrere
insieme. E che possiate essere generosi anche nel generare nuove vite, sempre e
solo per amore! Amore al vostro sposo e alla vostra sposa, amore alla famiglia,
amore ai vostri figli, e anche amore all’Europa, perché sia per tutti terra di
pace, di libertà e di dignità.
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