venerdì 28 dicembre 2018

SCAUTISMO E BUONA SALUTE

Abbiamo visto gli scout in tantissimi film americani. Non c’è volta in cui non li vediamo occupati in attività svolte all’aria aperta mentre vengono capitanati da persone che li invogliano ad adottare un grande spirito di squadra e ad avere tanta fiducia in loro stessi. Non a caso il fondatore del movimento scout, Robert Baden-Powell, scriveva: “ È qui dunque lo scopo più importante della formazione scout: educare. Non istruire, si badi bene, ma educare; cioè spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà, ciò che gli serve per formarsi una propria personalità”.
Secondo uno studio condotto dall’Università di Edimburgo e da quella di Glasgow, pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health, pare che gli adulti di circa 50 anni che da piccoli sono stati negli scout abbiano minore probabilità di sviluppare malattie mentali o disturbi psicologici.
Nello specifico, questo studio è stato condotto su ben 10.000 persone inglesi nate nel 1958 ed è il classico “studio di coorte“, ovvero un tipo di studio osservativo che consiste nell’analizzare alcuni fattori di rischio su gruppi di individui selezionati sulla base di alcune caratteristiche in comune. Secondo quanto rivelato dai risultati, circa un quarto dei partecipanti era stato negli scout e il rischio minore che potesse riscontrare disturbi dell’umore o ansia rispetto alla restante parte era di circa il 15%.
Ma perché accade questo? Oltre alle attività e alle caratteristiche già citate, lo scoutismo mira allo sviluppo della capacità di recupero contro i casi di stress più comuni; evita, dunque, l’incombere dello stress mentre si stanno affrontando determinate esperienze e che, al contrario, si riscontri un aumento delle possibilità di successo.

Secondo i ricercatori, incoraggiare questo tipo di attività a basso costo (disponibili a livello mondiale nelle apposite strutture già esistenti) può essere una risposta efficace sia dal punto di vista politico che economico poiché si contribuisce a evitare che ci si ammali una volta raggiunta l’età avanzata.


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