«I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere.»
(Mt 21, 6-7)
Se siedi in groppa a un asino,
sei il Dio della feria, del tempo ordinario, del daffare quotidiano, dell’anonimo scorrere dei giorni.
Se siedi in groppa a un asino,
non hai guerre da combattere, teste da tagliare, città da espugnare, terre da occupare.
Se siedi in groppa a un asino,
la tua è l’opera spoglia e discreta del nutrire, curare, vivificare, lenire, riconciliare, sollevare, consolare, liberare, rialzare, guarire, rallegrare, armonizzare;
Se siedi in groppa a un asino,
il tuo è il mestiere sporco e nascosto del porre un limite al disordine, alla menzogna, all'abbrutimento, alla divisione, all'ingiustizia, alla prevaricazione, allo sfruttamento, alla schiavitù.
Se siedi in groppa a un asino,
il tuo è il volto di un Padre che misteriosamente opera a favore della vita bella, buona e beata dei suoi figli, «finché sia tutta lievitata».
Se siedi in groppa a un asino,
il Regno dei cieli è vicino e la sua porta spalancata.
E nessuna gamba sarà mai troppo corta da non poter compiere il passo.
Cristiano Mauri
(articolo tratto da www.labottegadelvasaio.net)
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