DEL CIELO ….
Ciao Ernesto, ci addolora
la tua partenza per i campi del cielo. Lasci una luminosa traccia nel tuo cammino terreno.
Ti ringrazio, e ti
ringraziamo, per la tua sincera amicizia, non solo per me ma anche per gli
amici del settore specializzazioni-competenze con i quali abbiamo avuto la
fortuna e la gioia di condividere un lungo e fecondo cammino.
Avevamo quasi la stessa
età: pochi giorni ci separavano dal giorno di nascita, per questo ci piaceva essere
chiamati fratelli gemelli.
La tua semplicità, la tua lealtà, la tua
profonda fede, la tua grande e non ostentata competenza, la gioia di vivere, il
tuo stile semplice ma profondo e silenzioso, discreto e signorile, hanno sempre lasciato un
segno in ciascuno di noi ed in tutti quelli che hai conosciuto.
È in me, e negli amici
della Massariotta, ancora vivo il ricordo dei molti eventi vissuti e condivisi
nel lungo sentiero scout.
Ricordo quando sei venuto
a trovarci a Marineo e siamo andati in giro per il bosco: le tue conoscenze
botaniche, il tuo acuto spirito di osservazione, la tua arte di ascoltare la
natura, i tuoi preziosi consigli, il tuo profondo e sincero rispetto per il creato,
la tua meraviglia ci hanno riempito di gioia e di sapienza.
Nel settore
specializzazioni e nello scautismo-guidismo, nell'Agesci e nel MASCI, hai lasciato un grande segno che
non si disperderà; non frastornante rumore, ma dolce melodia e gentile sussurro,
non supponente conoscenza ma umile e profonda sapienza.
Ciao Ernesto, sei già nelle braccia del Padre
e anche là sei nel coro celeste, con gli amici che ci hanno preceduto.
Da lontano ne sentiremo il fascino e la
dolcezza.
A presto, caro fratello. Una preghiera e un abbraccio da noi tutti.
Giovanni Perrone
Carissimi, la morte di
Ernesto mi addolora profondamente.
Abbiamo condiviso tante
esperienze legate al settore e associative. Il suo entusiasmo contagioso è
entrato spesso in sintonia con il mio e lo considero un maestro nello scouting.
Con lui ho fatto i primi
passi nella Base di Bracciano e a lui sono succeduta come responsabile. E l'ho
amata, curata, cresciuta spero come a lui piaceva.
Abbiamo condiviso i campi alla ricerca dell'arca perduta e in quelle occasioni ho imparato tantissimo in natura, in tecnica, in espressione. La sua passione per il canto scout interpretato come andava fatto in base alla fonte originaria è stato un arricchimento per l'anima.
Era un uomo trasparente e semplice: il tipo d'uomo forgiato dallo
scautismo, un tipo che sarebbe piaciuto a BP.
Ecco, se penso ad Ernesto, vedo l'uomo dei boschi, ma anche il cristiano impegnato a portare, con l'aiuto del Signore, la Parola ai ragazzi.
Il suo sguardo meravigliato difronte alla natura aveva il sapore dello sguardo di un ragazzo. Gli devo molto, ma principalmente gli devo di avermi appassionato al settore e ad uno scautismo essenziale. “Sei proprio una capo gagliarda" che detto da Ernesto, radici ben radicate nell'ASCI anni '60, non è poco.
Sono certa che il Signore gli abbia fatto ritrovare la strada, dopo questi ultimi anni in cui la sua bussola s'era offuscata. E con la strada verso di Lui la Gioia, quella piena dei Figli di Dio.
Oggi accendilo tu, Ernesto, il fuoco nel bivacco dei Beati!
Lucina Spaccia
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