mercoledì 18 marzo 2020

SCOUT E PANDEMIA


"Dedicato ai miei raazzi e amici scout"
 
"Vi ricordate quando eravate costretti a lavarvi con l'acqua fredda, a mangiare pasta scotta o mezza cruda e a volte mescolata a terriccio e foglie secche? Vi ricordate della pietra che puntualmente vi trovavate sotto la schiena nonostante aveste pulito il terreno sotto la tenda? Del cespuglio spinoso dietro il quale eravate costretti a fare pipì, perché la latrina era troppo lontana e al buio? Del fuoco la sera che arrostiva il viso mentre lungo la schiena scorrevano brividi di freddo? Vi ricordate come, nel silenzio della notte e nel buio di un bosco illuminato solo dalle stelle, sentivate la mancanza di casa pur sentendovi a casa dentro il sacco a pelo umido? E vi ricordate quante volte nei momenti di sconforto vi siete detti "chi me lo fa fare"? Poi tornati a casa, improvvisamente e misteriosamente, tutto questo veniva dimenticato e rimaneva solo il ricordo del profumo di erba bagnata e legna bruciata, di risate e fughe notturne dalla tenda per dividervi il bottino che noi capi non avevamo trovato nei vostri nascondigli, un pezzo di cioccolato o una merendina... e il sapore era sublime dopo giorni di cucina trappeur! 
Poi, ritornati a casa, nel tepore delle vostre camere, sprofondati nel materasso, ringraziavate Dio per aver ritrovato la vostra quotidianità fatta di comodità, di cibo buono, di chat sul telefonino, di tv e bagni puliti. Eppure sono certa che vi piaceva quella sensazione da eroi sopravvissuti: avevate affrontato le privazioni e la fatica e ne eravate usciti più forti e vincitori. Per un po' non ne volevate sapere di campi e strada, ma solo per un po'...
Bene, se vi ricordate tutto questo, forse ora potrete comprendere perché cerchiamo di educarvi all'essenzialità, alla rinuncia se pur momentanea di ciò a cui siate (siamo) assuefatti, compresi l'affetto e gli abbracci di chi lasciate a casa. Oggi forse sarete più forti di altri a superare questo momento così difficile, perché noi siamo quei "cretini in pantaloncini e calzettoni" che sanno adattarsi ai cambiamenti, che sanno affrontare le difficoltà sorridendo, che sanno cos'è il senso civico e la responsabilità. Noi siamo quelli che resisteranno un giorno in più del virus".

Silvia Brunini, dirigente scolastica e scout




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