"Dedicato ai miei raazzi e amici scout"
"Vi ricordate quando eravate costretti a
lavarvi con l'acqua fredda, a mangiare pasta scotta o mezza cruda e a volte
mescolata a terriccio e foglie secche? Vi ricordate della pietra che
puntualmente vi trovavate sotto la schiena nonostante aveste pulito il terreno
sotto la tenda? Del cespuglio spinoso dietro il quale eravate costretti a fare
pipì, perché la latrina era troppo lontana e al buio? Del fuoco la sera
che arrostiva il viso mentre lungo la schiena scorrevano brividi di freddo? Vi
ricordate come, nel silenzio della notte e nel buio di un bosco illuminato solo
dalle stelle, sentivate la mancanza di casa pur sentendovi a casa dentro il
sacco a pelo umido? E vi ricordate quante volte nei momenti di sconforto vi
siete detti "chi me lo fa fare"? Poi tornati a casa, improvvisamente
e misteriosamente, tutto questo veniva dimenticato e rimaneva solo il ricordo
del profumo di erba bagnata e legna bruciata, di risate e fughe notturne dalla
tenda per dividervi il bottino che noi capi non avevamo trovato nei vostri
nascondigli, un pezzo di cioccolato o una merendina... e il sapore era sublime
dopo giorni di cucina trappeur!
Poi, ritornati a casa, nel tepore delle vostre
camere, sprofondati nel materasso, ringraziavate Dio per aver ritrovato la
vostra quotidianità fatta di comodità, di cibo buono, di chat sul telefonino,
di tv e bagni puliti. Eppure sono certa che vi piaceva quella sensazione da
eroi sopravvissuti: avevate affrontato le privazioni e la fatica e ne eravate usciti
più forti e vincitori. Per un po' non ne volevate sapere di campi e strada, ma
solo per un po'...
Bene, se vi ricordate tutto questo, forse ora
potrete comprendere perché cerchiamo di educarvi all'essenzialità, alla
rinuncia se pur momentanea di ciò a cui siate (siamo) assuefatti, compresi
l'affetto e gli abbracci di chi lasciate a casa. Oggi forse sarete più forti di
altri a superare questo momento così difficile, perché noi siamo quei
"cretini in pantaloncini e calzettoni" che sanno adattarsi ai cambiamenti,
che sanno affrontare le difficoltà sorridendo, che sanno cos'è il senso civico
e la responsabilità. Noi siamo quelli che resisteranno un giorno in più del
virus".
Silvia Brunini,
dirigente scolastica e scout
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